Questionario  

Film Europa

Accattone(Italy. 1961)

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Trama

Un sottoproletario romano, Vittorio Cataldi , detto "Accattone", vive sfruttando una prostituta, Maddalena. Prima di mettersi con lui, Maddalena stava con un napoletano, Ciccio, ora in carcere perché denunciato da Accattone. I suoi compari si presentano da Accattone per vendicare l'onore dell'amico. Pur di salvarsi, Accattone scarica ogni responsabilità su Maddalena, accusandola di delazione, e la donna viene malmenata dai guappi e poi arrestata dalla polizia. Rimasto senza soldi, Accattone prova a tornare dalla moglie, ma viene scacciato. Incontra una bella ragazza ingenua, Stella, la corteggia e poi manda anche lei sul marciapiede. Ma Stella non se la sente e si rifiuta al suo primo cliente. Accattone si sente colpito nel suo bisogno di possesso e prova a guadagnarsi da vivere con un lavoro onesto, ma inutilmente. Una notte sogna di morire e di essere sepolto. Chiede al becchino che la sua fossa venga spostata da una zona d'ombra alla luce del sole. Al mattino, propone agli amici di andare a rubare. La polizia, su denuncia di Maddalena, pedina Accattone e i suoi complici e li sorprende dopo il furto. Accattone tenta la fuga su una moto rubata, ma, fatti pochi metri, muore in un incidente.

Contestualizzazione

La storia di "Accattone" ha la durata di un'estate, quella breve del Governo Tambroni (centro-destra) del 1960. L'ambientazione della vicenda, attraverso gli elementi esterni, si contestualizza facilmente a livello storico-sociale nella Roma delle borgate sottoproletarie e nella Roma dei quartieri periferici della piccola borghesia ( vedi: vestiti, automobili, strade, palazzoni, baracche, nuovi cantieri edilizi, chiese, il Tevere e i suoi stabilimenti balneari, etc). L'ambiente proletario a cui appartengono Accattone e le sue donne esprime una realtà di emarginazione socio-economica in cui il lavoro e la fame sono i temi dominanti. Il lavoro è fondamentalmente la prostituzione e il suo sfruttamento, il furto e l'arte di arrangiarsi, con episodici casi di lavori onesti sottopagati (fioraio, riciclaggio bottiglie, etc) che consentono una faticosa sopravvivenza dominata dal bisogno primario della fame. In questa realtà le donne sono sempre sfruttate, sia come prostitute ( Maddalena, Stella, Amore), sia come operaie (Stella, Ascenza), sia come madri (Nannina). Ascenza è il solo personaggio femminile che assume una valenza positiva in quanto, attraverso il lavoro, acquisisce una sua autonomia che le consente una sopravvivenza più dignitosa.
Pasolini, tuttavia, utilizzando gli strumenti espressivi del suo "cinema di poesia", rivisita questa realtà in una dimensione metastorica con valenza mitico-simbolica, realizzando un'opera che lui stesso definisce "epico-religiosa".