Lettura: Date una
lettura della sequenza di "Mona Lisa" che
analizza la rappresentazione della donna nel mondo cambiato in cui George torna dopo la
prigione. Mike Turner, May, 2000. City of Bristol College, UK. |
Il film di Neil Jordan "Mona Lisa", 1986,
prende in esame lo squallido mondo criminale nella Londra degli anni Ottanta. Il
protagonista centrale, George (interpretato da Bob Hoskins) guida il pubblico attraverso
un mondo di prostituzione, di boss del crimine e di violenza, nei panni di ex-malvivente
che ritorna in una società molto diversa da quella che aveva lasciato. Il mondo in cui
George e il pubblico sono proiettati mostra donne provenienti da una varietà di classi
sociali e gruppi razziali , personaggi complessi e con diversi livelli di accesso al
potere.
La sequenza inizia con George e il suo amico Thomas ( Robbie Coltrane) che viaggiano per
incontrare l'ex-boss di George, Mortwell, che si scopre essere l'uomo per cui G. è stato
in galera sette anni. La Jaguar antiquata che George guida è immediata indicazione del
suo essere anacronistico, visto che lui sembra chiaramente fuori posto in questa Londra
più moderna. Sebbene la Jaguar sia un'automobile più vecchia, classica, io credo che
Jordan la usi come un'iperbole, per esagerare il tempo che George ha passato in prigione.
E' evidente durante la conversazione tra Thomas e George che è intenzione di G. ritornare
nel mondo squallido in cui era solito guadagnarsi da vivere, nonostante l'avvertimento di
Thomas che i tempi e Mortwell sono cambiati. Stranamente George porta un coniglio bianco
come una specie di segnale per il suo ex- datore di lavoro, tramite il quale credo Jordan
voglia suggerire che il suo film potrebbe avere significati a più di un livello. Ritengo
che il coniglio bianco sia un riferimento meta-narrativo al romanzo di Lewis Carroll
"Alice nel Paese delle Meraviglie", nel quale la protagonista centrale, Alice,
è condotta in un mondo alternativo da un coniglio bianco parlante. Qui, credo che il
coniglio voglia simboleggiare la transizione di George dalla sua precedente vita in
prigione allo squallido mondo della criminalità. Le meta-narrazioni fiabesche non sono
esclusive di questa parte del film: più avanti, dopo la fine della sequenza, altri
elementi fiabeschi apparentemente non correlati, come un grande cavallo bianco e un gruppo
di nani, suggeriscono ancora che forse Jordan ha incluso significati nascosti o
un'ideologia sottostante al film.
Quando George entra nell'edificio alla ricerca del suo boss e di un lavoro, allo
spettatore è presentato il primo personaggio femminile del film che è anche il primo
appartenente al mondo criminale ( abbiamo già visto un acceso scontro tra G. e sua moglie
). In un ambiente pieno di fumo, ci è mostrata la donna seduta al bar. Quando G. si
avvicina, lei lo informa che il bar è chiuso, ma quando G. non sembra intimidito, lei si
rivolge a un impiegato maschio per essere rassicurata, assistita.. Ciò suggerisce
immediatamente che nell'ambiente del bordello (quale si rivela essere il luogo)
evidentemente sfruttato dal maschio, le donne non sono ancora responsabili degli affari
loro. E' quasi come se il bordello producesse uomini che sfruttano donne che sfruttano
uomini: è un ambiente completamente dominato dagli uomini in cui le donne sono messe in
mostra come oggetti posseduti dagli uomini.
In cerca di Mortwell, G. ci è mostrato in un uffico, e poi in un altro, dei suoi ex-soci
in affari. Mentre entra nell'ufficio, si sente il rumore di un computer e quando si apre
la porta, si vede un uomo al centro dello schermo che digita sulla tastiera. Questo è
ancora un espediente usato da Jordan per mostrare l'isolamento di G. rispetto allo
sviluppo tecnologico. La macchina da presa si muove circolarmente mentre G. entra e ci fa
vedere lo schermo del computer dalle sue spalle. L'illuminazione è usata per evidenziare
ancora il suo isolamento, visto che il computer è mostrato alla luce che penetra
attraverso l'unica finestra mentre G. rimane in un angolo buio, letteralmente
"all'oscuro".
Dopo un breve confronto tra George e un impiegato di Mortwell, Dudley, a G. viene dato il
lavoro di autista e con esso un cercapersone. Poi la macchina da presa stacca su una zona
del porto e sulla casa di Thomas, dove vive George. Thomas dà istruzioni sull'uso e le
funzioni del cercapersone, una volta ancora sottolineando il rapporto (cioè la mancanza
di rapporto) tra G. e la tecnologia. Ciò stabilisce anche il rapporto tra G. e lo
spettatore, in quanto il suo smarrimento è divertente, suscita simpatia ed
identificazione. Quando la macchina da presa stacca sull'interno del magazzino in cui è
situata la roulotte di Thomas, essa rimane abbassata e mostra in campo medio un tavolo
coperto di spaghetti ornamentali. L'abitazione è molto buia e ci ricorda una tana.
Entrambi gli uomini sono perfettamente a loro agio in questo ambiente maschile e, sullo
sfondo, l'unica finestra ha le sbarre come una gabbia. Ciò potrebbe suggerire che G. si
sente più a casa sua nel mondo isolato della prigione, luogo a cui è abituato, senza la
presenza di donne. Mentre gli amici si spostano oltre la roulotte, si vede un poster di
Mona Lisa (la Gioconda): tocco ironico di Jordan con cui il volto ideale della
femminilità è mostrato in una officina meccanica, tipicamente maschile, come fosse una
pin-up.
Nella scena successiva George tenta di entrare in contatto con la figlia dopo un
precedente tentativo fallito. La scena inizia con una soggettiva di G. che è parcheggiato
fuori dalla scuola all'uscita degli studenti. C'è un alto recinto di rete metallica, con
pali e fili tra G. e sua figlia, che stanno ad indicare le barriere metaforiche tra di
loro e la lontananza del loro rapporto. Mentre la macchina da presa segue la figlia in
carrellata, sembra che il mondo della ragazza sia dominato e controllato dagli uomini,
come quello di G., quando un pallone le vola sopra la testa e lei è costretta a
schivarlo. La macchina da presa stacca brevemente su G. in macchina, per rendere chiara la
situazione ( cioè che lo spettatore vede attraverso gli occhi di G.). G. sembra stia
contemplandola, o confrontandosi con lei, ma il cercapersone suona e il lavoro separa G.
da sua figlia. L'essere un ex- malvivente e il lavorare nel mondo della criminalità
impediscono a G. di essere un padre moralmente sano, anche se è una brava persona.
Nella scena successiva, George sembra decisamente fuori posto nell'albergo di lusso dove
è chiamato e il portiere osserva le sue scarpe, sottolineando la sua diversità di classe
sociale. Una volta che G. è entrato nell'albergo, lo spettatore vede la prima immagine di
Simone, la protagonista femminile. Appare in alto su una balconata in una soggettiva di
G., in un abito provocante e sexy. E' ripresa dal basso verso l'alto per enfatizzare il
suo potere, specialmente su G., il suo autista. L'inquadratura è molto simile alla scena
di una fiaba e ci presenta un personaggio-Cenerentola che si trova in un magnifico e
lussuoso palazzo. Simone tuttavia appare fuori posto in mezzo all'élite delle classi
alte. Perché?.. C'è poi una soggettiva di Simone ( "contro-soggettiva"?) che
osserva, dall'alto, il suo autista di bassa estrazione sociale.
Si vede ancora l'innocenza di George, questa volta dovuta, anziché alla tecnologia, alla
differenza sociale, quando G., senza rendersene conto, si mette in tasca il resto invece
di dar la mancia al cameriere. Quando Simone scende al pianterreno, è come se fosse
ritornata ad essere una prostituta di basso livello e appare priva di glamour, in un
cappotto lungo e incolore. Viene subito avvicinata dal direttore dell'albergo, irritato,
che senza mezzi termini le chiede di andarsene. I vari livelli sociali sono parodiati in
senso fisico quando Simone scende verso l'umile G. dal livello più alto del balcone e si
sforza di restare calma mentre è accompagnata fuori dall'albergo.
Una volta risalita in macchina, Simone riassume il suo ruolo di appartenente a una classe
superiore e insulta l'infuriato George. Quando gli viene chiesto: " Ma dove ti hanno
preso?" G. ancora una volta rivela propria innocenza rispondendo : " Sotto un
cavolo". Questa osservazione collega di nuovo il film a una fiaba. La conoscenza da
parte di Simone delle usanze delle classi superiori sembra darle potere sopra di lui.
Questo tema continua quando i due s'imbarcano in un viaggio in macchina verso il prossimo
cliente di Simone. In questa scena Simone occupa la maggior parte del tempo sullo schermo
in una serie di primi piani. Jordan riprende i due personaggi separatamente ed essi non
appaiono nella stessa inquadratura per tutta la durata della scena. Ciò avviene per
sottolineare le loro differenze sia di classe sociale, sia di razza, sia di genere.
Simone è mostrata come donna in bilico fra due classi. Ovviamente lei si sente
socialmente pari a George e non è benvenuta fra le classi superiori a causa della sua
professione. E' raffigurata diversamente dalla prima donna della sequenza, vista nel bar,
perché Simone ha il controllo della situazione e una certa autorità su George. Lo
spettatore apprende che lei non lavora per uno sfruttatore e perciò i ruoli sono
invertiti, in quanto è lei a sfruttare gli uomini per vivere e non viceversa.
La macchina da presa stacca poi su un altro albergo di lusso ed è ancora evidente una
rappresentazione della differenza di classe quando George non riesce ad ordinare da bere,
ignorato dal cameriere. La scena è meno importante di quella nell'albergo precedente e il
ritmo è veloce, il tempo è accelerato e Simone rimane per quelli che sembrano solo pochi
secondi. Dopo un'inquadratura della classica Jaguar per le vie di Londra, la macchina da
presa stacca ancora su una grande casa signorile, ma stavolta G. deve aspettare fuori in
macchina. Musica. Il suo commento?
Dopo un breve primo piano di Simone, in cui lei ordina a George di dirigersi verso King's
Cross, la macchina da presa stacca su una soggettiva di G., che agisce ancora da surrogato
dello spettatore, quando osserva le squallide prostitute da strada e, come lo spettatore,
si chiede il perché di quel repentino mutamento di ambiente. L'atmosfera è minacciosa e
cupa mentre le prostitute e i papponi che costeggiano la strada gridano e imprecano contro
la lussuosa macchina. Le ragazze sono vistose e hanno un aspetto esotico. Forse come
animali in uno zoo; di nuovo Jordan raffigura le donne delle classi inferiori come oggetti
e il sesso come commercio, da cui gli uomini traggono profitto. In contrasto, Simone ci è
mostrata sicura di sé e in grado di controllare la situazione sia nella squallida King's
Road che negli alberghi esclusivi. Ciò avviene anche in contrasto con G., che non riesce
ad adattarsi a nessun ambiente eccetto il magazzino di Thomas, dove vive.
Il sintagma finale della sequenza ancora una volta esprime altre ovvie anomalie nel
rapporto tra George e Simone. Mentre l'automobile si ferma davanti alla casa di Simone, la
macchina da presa mostra i due nella stessa inquadratura ma ancora separati. Simone è
seduta nel sedile posteriore e sul lato opposto. Lei impone il suo potere su G. quando
tenta di dargli i soldi per comprarsi dei vestiti. Simone è raffigurata in modo molto
diverso dalle prostitute di strada delle scene precedenti. Tuttavia, quando G. rifiuta il
denaro, lei reagisce in modo più clinico: "Posso pretenderlo, sai". Simone
agisce come gli uomini del bordello e i papponi di King's Road in quanto tratta il sesso
come una merce. Non si fa delle illusioni ed forse ha successo proprio per questo. Il suo
potere è assoluto perchè, anche se G. rifiuta il denaro offertogli, lei fa quello che
vuole e glielo infila in tasca.
In conclusione, la sequenza in realtà ci mostra solo tre tipi di donna e la scena in cui
George incontra sua figlia è breve e non rivela molto sul loro rapporto o sul carattere
di lei. Le scene in cui Jordan mette a confronto Simone con il suo ricco cliente e quelle
in cui lei è messa in contrasto con le prostitute di strada sono più illuminanti. Sembra
che Simone sia una donna potente che apparentemente raggira gli uomini e li usa, persino.
Lei ha certamente potere su George ma, come il resto del film rivela, è perseguitata
dagli uomini del mondo criminale e alla fine paga il prezzo dell'essersi isolata da loro.
Forse qui si potrebbe dire qualcosa anche su come la scoperta di George simbolizzi
l'ironia del fatto che le donne nella Gran Bretagna della Thatcher degli anni Ottanta
siano più potenti, ma tuttavia anche meno potenti, essendo mercificate. Simone approfitta
del potere offertole dal governo della Thatcher, sebbene ciò sia pericoloso. E, per
finire, l'ironia sta nel fatto che le donne devono essere completamente separate dagli
uomini, come è simboleggiato dalla vera sessualità di Simone, che è lesbica.